Test Ammissione Medicina – Anno 2004

Nel 2004 la prova di ammissione a Medicina e Chirurgia si è svolta in data unica (04 Settembre) su tutto il territorio nazionale con tuttavia graduatoria separata per ogni ateneo. A concorrere per il 2003 sono stati 3165 canditati per 7466 posti. Il punteggio minimo sufficiente per ottenere l'ammissione dipendeva quindi dall'Ateneo per il quale si era deciso di concorrere con conseguenti notevoli differenze (ad esempio l'ultimo degli ammessi di Milano Bicocca aveva ottenuto un punteggio di 38,2 punti mentre a Messina sono bastati 27.60 punti). Fortunatamente, a partire dal 2011, il sistema è stato modificato con l'introduzione della graduatoria unica nazionale.

Il test del 2004 consisteva in 80 domande con un limite di tempo di 135 minuti. Era previsto un punteggio di +1 punto per ogni risposta esatta ed un penalità di -0.2 punti per ogni risposta errata. In caso di risposta non data (astensione) non era prevista alcuna penalità.

Le domande erano così suddivise:

  • 26 domande di "Logica e Cultura Generale".
  • 18 domande di "Biologia".
  • 18 domande di "Chimica".
  • 18 domande di "Fisica e Matematica"

Per maggiori informazioni potete trovare:

  • A questo link il Bando di Ammissione ufficiale (pagina 48).
  • A questo link il pdf con le domande del test (da cui tratta la seguente simulazione).

Prosegui con la simulazione!

1. 
Individuate, tra i titoli proposti, il solo che si adatta pienamente all’articolo citato.

Sul Corriere della sera di qualche giorno fa c’era la notizia che su Internet grandi motori di ricerca metteranno a nostra disposizione milioni di libri e ci si domandava se questo avrebbe comportato la scomparsa delle biblioteche a cui siamo abituati da secoli. [...] Ma il vero grande pericolo di questa trasformazione mi sembra un altro: [...] Chi farà la scelta? Quali criteri seguirà nel prendere e nello scartare? Alcune previsioni è facile farle. La storia è sempre stata scritta da chi ha il dominio politico, culturale e tecnologico. Egli ha imposto la sua lingua e la sua visione del mondo. [...] Oggi chi deciderà cosa è importante leggere e che cosa non lo è? Coloro che dominano la cultura mondiale con la loro potenza e con la loro lingua: gli anglosassoni. [...] Questo e non altro è il pericolo. La perdita di tutto ciò che è diverso, deviante, non capito, non visto, rifiutato. Perciò io dico ai governi, agli studiosi di tutti i paesi del mondo: per favore, salvate il nostro passato. [...] Lottate per inserire nella grande biblioteca tutto ciò che potete del vostro patrimonio nazionale, nella lingua originale. Tutto, non solo quello che vi pare buono e quello che vi pare cattivo ora. Perché saranno gli storici, gli studiosi, gli uomini del futuro a decidere cosa era o non era importante. La Chiesa cattolica medioevale non avrebbe messo il Corano tra i libri da salvare e oggi gli integralisti islamici non vi metterebbero la Divina Commedia. [ ... ]
Francesco Alberoni, Pubblico e privato, Corriere della sera, 26/4/2004Astieniti

2. 
Individuate, tra le considerazioni sotto elencate, LA SOLA RIGOROSAMENTE DEDOTTA dal testo citato di Alberoni:

Sul Corriere della sera di qualche giorno fa c’era la notizia che su Internet grandi motori di ricerca metteranno a nostra disposizione milioni di libri e ci si domandava se questo avrebbe comportato la scomparsa delle biblioteche a cui siamo abituati da secoli. [...] Ma il vero grande pericolo di questa trasformazione mi sembra un altro: [...] Chi farà la scelta? Quali criteri seguirà nel prendere e nello scartare? Alcune previsioni è facile farle. La storia è sempre stata scritta da chi ha il dominio politico, culturale e tecnologico. Egli ha imposto la sua lingua e la sua visione del mondo. [...] Oggi chi deciderà cosa è importante leggere e che cosa non lo è? Coloro che dominano la cultura mondiale con la loro potenza e con la loro lingua: gli anglosassoni. [...] Questo e non altro è il pericolo. La perdita di tutto ciò che è diverso, deviante, non capito, non visto, rifiutato. Perciò io dico ai governi, agli studiosi di tutti i paesi del mondo: per favore, salvate il nostro passato. [...] Lottate per inserire nella grande biblioteca tutto ciò che potete del vostro patrimonio nazionale, nella lingua originale. Tutto, non solo quello che vi pare buono e quello che vi pare cattivo ora. Perché saranno gli storici, gli studiosi, gli uomini del futuro a decidere cosa era o non era importante. La Chiesa cattolica medioevale non avrebbe messo il Corano tra i libri da salvare e oggi gli integralisti islamici non vi metterebbero la Divina Commedia. [ ... ]
Francesco Alberoni, Pubblico e privato, Corriere della sera, 26/4/2004Astieniti

3. 
Le enunciazioni di principio qui riportate sono tutte alla base del discorso di Alberoni, ECCETTO UNA. Individuatela: